Vaccinazione
Secondo le direttive del Ministero della Salute, il vaccino antitetanico rientra nelle vaccinazioni obbligatorie e può essere somministrato in diverse formulazioni combinate.
Il vaccino DTPa pediatrico (Difterite, Tetano, Pertosse), definito trivalente in quanto capace di vaccinare contro tre differenti malattie, è somministrato in 3 dosi nel primo anno di vita (al terzo mese, al quinto mese e tra l’undicesimo e il tredicesimo mese di vita), seguite da 2 richiami obbligatori, rispettivamente a 5-6 anni di vita, e tra 11 e 18 anni.
In alternativa può essere utilizzato il vaccino esavalente, un vaccino combinato che permette un unica iniezione contro tetano, poliomielite, epatite B, difterite, pertosse e infezioni invasive da Haemophilus influenzae b (Hib), somministrato con le stesse modalità del vaccino trivalente.
Il vaccino dTpa viene infine utilizzato dopo i 7 anni di età e viene impiegato principalmente per effettuare i richiami, raccomandati richiami a cadenza decennale.
Tipo di vaccino
Il vaccino trivalente, sia DTPa che dTpa, contiene anatossina (una tossina inattivata e quindi non tossica) difterica e tetanica e parti non infettanti del batterio della pertosse; la composizione è quindi incapace di dare infezione ma utile a stimolare la risposta immunitaria.
Cause della malattia
Il tetano è una malattia infettiva non contagiosa riconducibile al batterio Clostridium tetani che provoca paralisi spastiche a partire da viso e collo fino a propagarsi in tutto il corpo.
Sintomi
I primi sintomi sono spasmi muscolari della mascella seguiti da spasmi della muscolatura facciale. Le contratture, decisamente dolorose, si propagano per collo, spalle, torace e addome fino a coinvolgere gli arti inferiori.
Complicazioni
Le forme più gravi di tetano possono arrivare a coinvolgere i muscoli respiratori e portare il paziente alla morte. Se non curata può causare decesso nel 30-50% dei casi.
Trasmissione
Il tetano è una malattia infettiva non contagiosa che si contrae attraverso la contaminazione di tagli o ferite con le spore del batterio Clostridium tetani. Le spore, una volta entrate in profondità, si attivano ed iniziano la produzione della tossina tetanica responsabile dei sintomi della malattia.
Le lesioni a rischio tetano comprendono:
- punture con aghi non sterili (piercing);
- ferite che comportano morte tissutale come schiacciamento, congelamento, scottatura e cancrena.
- ferite contaminate da terra, saliva o feci.
Riferimenti
– Sito ufficiale del Ministero della Salute
– Epidemiology and Prevention of Vaccine-Preventable Diseases, The Pink Book: Course Textbook, 12th Edition Second Printing (May 2012)
– www.cdc.gov/Vaccines/vpd-vac/tetanus/default.htm