Vaccinazione
Secondo le direttive del Ministero della Salute, il vaccino contro l’epatite B rientra nelle vaccinazioni obbligatorie dal 1991 ed è somministrato normalmente nei neonati in 3 dosi, effettuate al 3° mese , al 5° mese e intorno al primo anno di vita.
Essendo trasmesso al neonato nel caso di madre infetta, il vaccino è somministrato in 4 dosi: entro il primo giorno dalla nascita, al 1°, al 2° e intorno al primo anno di vita.
Tipo di vaccino
Nel vaccino utilizzato contro l’epatite B non è presente il virus ma solamente una proteina specifica normalmente presente sulla superficie del virus. La proteina è sintetizzata in laboratorio ed è in grado di immunizzare il soggetto senza causare infezione.
Il vaccino viene effettuato generalmente attraverso un’iniezione intramuscolare, singolarmente o in combinazione con altri vaccini.
Cause della malattia
L’epatite B è una malattia associata all’infezione del virus dell’epatite B (HBV, Human epatitis B Virus), da cui prende appunto il nome.
Sintomi
Il periodo di incubazione dell’HBV è piuttosto lungo e varia da 6o giorni a 6 mesi. I sintomi e i segnali dell’infezione variano molto in base all’età; la maggior parte dei bambini al di sotto dei 5 anni e gli individui immunodepressi risultano asintomatici mentre circa il 40% delle persone al di sopra dei 5 anni di età manifesta sintomi iniziali che includono: febbre, stanchezza, nausea, vomito, dolore addominale, urine scure, feci color argilla, dolori articolari ed itterizia.
Complicazioni
L’infezione da HBV può diventare cronica, portando a cirrosi epatica e tumore al fegato. Il rischio di cronicità varia in base all’età, aumenta negli individui che contraggono la malattia in età infantile (1-5 anni) mentre diminuisce nei soggetti che si ammalano in età adulta.
Trasmissione
l’HBV si trasmette attraverso il contatto percutaneo (punture nella pelle) o contatto tra muscose con fluidi corporei infetti (es. sangue o sperma), tramite tagli ed iniezioni con strumenti infetti o da madre infetta al neonato.
Non si trasmette attraverso il cibo, l’acqua, la condivisione di posate, l’allattamento al seno, gli abbracci, i baci, la tosse o gli starnuti.
Riferimenti
– Sito ufficiale del Ministero della Salute
– Lozano R, Naghavi M, Foreman K et al. Global and regional mortality from 235 causes of death for 20 age groups in 1990 and 2010: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2010. The Lancet 2012; 380: 2095-128.
– World Health Organization. Media Centre: Hepatitis B. July 2013