Una delle categorie più attente al tema delle vaccinazioni pediatriche è sicuramente quella dei genitori.
Ho trovato un articolo scritto da Simona Ravizza, giornalista e mamma di una bambina di 6 anni, che credo renda perfettamente l’idea del disorientamento di molti genitori alle prese con le prime vaccinazioni, l’iter di pensieri di neo-mamme e neo-papà che affrontano per la prima volta il tema dei vaccini da vicino, sulla propria pelle o meglio sulla pelle del proprio figlio.
Da una parte i consigli di medici e i pediatri, che non hanno dubbi sulla sicurezza e l’utilità delle vaccinazione, dall’altra siti e associazioni antivacciniste, che affermano esattamente il contrario.
A cosa credere?
Probabilmente la decisione finale dipenderà molto dalla fiducia riposta nella fonte dell’informazione stessa, dalla credibilità e dalla validità scientifica che si attribuirà al messaggio e al “messaggero”.
E’ infatti questo il caso di Simona che decide di vaccinare la figlia affidandosi, in ultima analisi, ad un amico pediatra il quale riassume così la questione:
“Non vaccinare i figli è un errore statistico. L’incidenza dell’encefalite (una ogni mille morbilli) è ben superiore di quella dei rischi da vaccinazione (non ci sono dati sicuri, ma si viaggia su una complicazione ogni 800.000 vaccini)”